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Perché il tuo Curriculum viene cestinato? (I parte)

Il selezionatore decide, in base a quanto scritto (e non scritto) nel CV e nel minor tempo possibile, se contattare o meno il candidato per un colloquio. Per questo è importante dedicare molta attenzione alla sua elaborazione, evitando disattenzioni che potrebbero precludere l’accesso alla fase successiva del processo di selezione. L’equilibrio tra forma e contenuto è l’obiettivo principale per avere un CV con alte probabilità di successo.
Non esiste un modello unico di curriculum vitae, né delle regole di compilazione che valgano per ogni occasione. Uno degli errori più diffusi, soprattutto tra i giovani neolaureati, si è dimostrato essere proprio quello di scrivere un’unica versione del CV, da presentare in modo invariato alle diverse Aziende presso cui si candida. Al contrario, il CV deve essere sì costruito sulla base delle proprie caratteristiche, capacità ed esperienze, ma elaborato in relazione alle diverse realtà o ipotesi professionali, enfatizzando di volta in volta gli aspetti coerenti con esse e individuando, di conseguenza, il linguaggio e la forma più adatti.
Per prima cosa è utile ricordare che il CV non deve essere assolutamente una biografia né un diario, quindi bisogna ben riflettere su quali siano le informazioni più utili da inserire. Come regola generale, è preferibile, soprattutto nel caso di giovani laureati, non superare mai una pagina, dando maggiore rilievo alle esperienze più recenti e nelle quali si è stati più a lungo impegnati, andando via via a ridurre il numero di informazioni per quelle più lontane del tempo e meno determinanti. Non bisogna però eccedere nemmeno nel verso opposto: è consigliabile superare sempre la mezza pagina.
Le informazioni, in generale, vanno organizzate per sezioni e nei post successivi si riporteranno struttura e rispettivi contenuti:
- Chi sono?;
- Il mio percorso formativo;
- Le mie esperienze professionali
- Quali lingue so parlare?
- E con l’informatica come me la cavo?
- Dietro le quinte: interessi e soft skill
- Quale trucco e ciò che non può mancare
- Una marcia in più: la forma grafica
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